F1 | GP Italia, scoppia la polemica: Marko chiede indagine sulle ali McLaren e Mercedes

Dopo il GP d’Italia di F1, Helmut Marko chiede un’indagine FIA sulle ali anteriori “flessibili” di McLaren e Mercedes.

F1 – GP d’Italia, le parole di Helmut Marko sulle ali McLaren e Mercedes diventano un caso. La monoposto di Milton Keynes non regge più il passo dei rivali, finendo la gara di Monza alle spalle di tutte e tre gli altri top team. Le ire del superconsulente austriaco risparmiano però Ferrari e si concentrano su Woking e Brackley: torna il tema delle “ali flessibili” in Formula 1?

F1 | GP Italia, scoppia la polemica: Marko chiede indagine sulle ali McLaren e Mercedes
McLaren domina il GP di Zandvoort – F1inGenerale

Nella storia del Circus la “zona grigia” è sempre stata dietro l’angolo. Il lavoro degli ingegneri è anche quello di analizzare il regolamento e, soprattutto, capirlo. Se c’è modo di sfruttare una dimenticanza dei commissari, oppure una regola espressa in modo poco chiaro, la certezza è che qualche team proverà a farlo. Ma basta questo a spiegare lo slancio prestazionale di McLaren e Mercedes?

Dopo la disastrosa qualifica del sabato, che ha visto Max Verstappen chiudere a quasi sette decimi dal poleman Lando Norris, Helmut Marko è stato chiaro: “Bisogna analizzare le ali anteriori di McLaren e Mercedes“, tuona l’austriaco ai microfoni di ORF. Commento che non è passato inosservato agli addetti ai lavori e ripreso, su X, anche da un incuriosito Damon Hill.


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Che la parte anteriore della vettura, in particolare l’ala, sia fulcro del vantaggio McLaren era stato suggerito già da tempo. Lo stesso Max Verstappen, in Olanda, aveva sottolineato come fosse proprio l’ala anteriore la zona in cui gli altri avevano trovato prestazione: “Se si guarda l’angolo dell’ala di McLaren e Mercedes, si nota che sono molto diverse dal resto della griglia“.

Il tema delle ali flessibili non è certo una novità ed è già sotto la lente d’ingrandimento della Federazione. La certezza è che c’è una taglia da qualche milione di dollari sul “trucco” trovato da Woking, che trucco, in realtà, potrebbe non essere. La storia, però, è maestra: le teorie del complotto, in Formula 1, a volte non scadono in complete fantasie.

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Foto Copertina: F1inGenerale