F1 | Idroguida, tra Leclerc e Sainz la Ferrari seguì lo spagnolo: i “problemi” nascono nel 2024?

Nel GP di Silverstone di F1 spunta il problema idroguida: come la Ferrari cercò il compromesso tra Carlos Sainz e Charles Leclerc nel 2024

Nuovi retroscena sulla questione idroguida della Ferrari SF-25: la soluzione attuale è un compromesso tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, tendente più verso il madrileno. A rivelarlo è Piergiuseppe Donadoni, in un video di AutoRacer. Non particolarmente apprezzata dall’attuale coppia ferrarista, non sarebbe comunque un fattore limitante per il Cavallino Rampante.

F1 | Idroguida, tra Leclerc e Sainz la Ferrari ascoltò lo spagnolo: i
Charles Leclerc fotografato ad Imola, nel 2025 – PH: F1inGenerale / Pit Shots.com

La Ferrari è in piena rincorsa per ricucire lo strappo da McLaren. Al Mugello va in scena un importante filming-day, grazie al quale gli uomini di Maranello si dice abbiano approvato la nuova sospensione posteriore. La soluzione tecnica esordirà in Belgio, a Spa-Francorchamps, e ci si aspetta sin da subito un chiaro passo avanti in termini di setup.

Nell’ultimo appuntamento della stagione, a Silverstone, era emerso anche un altro dettaglio preoccupante. Dalle parole di Charles Leclerc, si era intuito ci fosse qualche complessità irrisolta in merito all’idroguida. Il servosterzo è cruciale nel trasmettere le giuste sensazioni di guida al pilota: un’impostazione sbagliata può rendere più difficile spingere al limite la monoposto, soprattutto al sabato.

Retroscena: la Ferrari ascoltò Sainz sull’idroguida

Per quanto, a seconda del contesto, non si tratti necessariamente di un fattore limitante, è innegabile che il sistema attuale possa essere migliorato. Sostanzialmente invariato rispetto alla scorsa stagione, sembra che l’impostazione attuale sia figlia delle indicazioni di Carlos Sainz. È quanto dichiarato dal giornalista Piergiuseppe Donadoni, che racconta un nuovo retroscena.

Nel 2024 la Ferrari avrebbe apportato modifiche all’idroguida, cercando un compromesso tra il madrileno e Charles Leclerc, che avevano richieste ben diverse. Tra i due stili differenti, Maranello avrebbe quindi scelto una soluzione forse più tendente verso il primo. La configurazione sulla SF-25 non sarebbe stata gradita neanche da Lewis Hamilton, che ha caratteristiche più simili al monegasco.

L’impatto, in ogni caso, dovrebbe essere limitato alla sola ricerca del limite al sabato. È chiaro che i due ferraristi potrebbero giovare di una soluzione che meglio complimenti la loro sensibilità, ma ciò non significa che il servosterzo sia considerato un ostacolo alla prestazione.

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Foto Copertina: F1inGenerale / PitShots.com