Montoya critico sulla Ferrari: “Non capisco perché ci si aspettasse una squadra competitiva” e poi spiega il motivo per cui Leclerc va meglio di Hamilton
Juan Pablo Montoya torna a parlare della Ferrari e del futuro di Charles Leclerc e di Lewis Hamilton, con parole dirette che hanno subito acceso il dibattito nel paddock. L’ex pilota colombiano ha analizzato il rendimento della squadra di Maranello e ha messo in dubbio le aspettative che molti avevano sulla competitività della SF-25.
Montoya ha spiegato in modo netto la sua posizione. «Non capisco perché tutti pensassero che la Ferrari sarebbe stata competitiva. Hanno avuto una macchina nella media per anni e non è cambiato nulla». Un’affermazione che riflette la sensazione di stagnazione tecnica vissuta dalla Ferrari nelle ultime stagioni, con risultati spesso inferiori alle aspettative di tifosi e osservatori.
Montoya ha poi posto l’attenzione su un punto molto sensibile, il futuro di Charles Leclerc. «Il prossimo anno potrebbe essere un anno davvero positivo per la Ferrari, ma se non saranno competitivi, per quanto tempo ancora possiamo aspettarci che Charles Leclerc rimanga». Secondo il colombiano, la situazione attuale non può soddisfare il monegasco. «Come può essere contento di finire costantemente al terzo posto», ha aggiunto.
“Leclerc è abituato a guidare una macchina mediocre”
L’analisi di Montoya diventa ancora più incisiva quando parla della crescita di Leclerc e del confronto interno con Lewis Hamilton. «Leclerc guida la Ferrari da così tanto tempo che è abituato a guidare una macchina mediocre, ed è per questo che sta battendo Hamilton».
Secondo il colombiano, l’esperienza accumulata dal monegasco nel gestire vetture meno performanti gli darebbe un vantaggio diretto nel confronto con il campione britannico, ancora alla ricerca della migliore integrazione con la Ferrari.
Le parole di Montoya arrivano in un momento delicato per la Ferrari. La stagione è stata segnata da alti e bassi, e il livello complessivo della vettura non ha permesso al team di inserirsi con continuità nella lotta per la vittoria. Il richiamo al futuro di Leclerc non passa inosservato, perché suggerisce che la pazienza del pilota possa non essere infinita se la situazione non migliorerà a breve.
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