La Ferrari approva la nuova sospensione posteriore della SF-25: la soluzione sarà in Belgio, nonostante i “dubbi” di Charles Leclerc
In Belgio l’esordio della nuova sospensione Ferrari, nonostante le perplessità di Charles Leclerc. Gli ultimi retroscena dal Mugello parlano di effettivi vantaggi tecnici, ma anche di qualche “dubbio” di troppo. È quanto emerge da un dettagliato report di motorsport.it, che comunque conferma: gli uomini di Maranello hanno approvato la nuova soluzione tecnica, che debutterà a Spa-Francorchamps.

Il momento tanto atteso sta per arrivare. Sin dall’Australia, dove cominciavano ad evidenziarsi le prime (grosse) difficoltà della SF-25, una cosa sembrava chiara: a Maranello si sarebbe dovuto lavorare sulle sospensioni della vettura. Evidente la necessità, in fin troppi dei Gran Premi in questa prima metà di stagione, di alzare la monoposto da terra e irrigidirne le sospensioni.
Una pratica che altera, in negativo, le prestazioni, costringendo i piloti a forti limitazioni nell’ambito dei setup da utilizzare. In questo articolo abbiamo analizzato tutti i cambiamenti della nuova sospensione posteriore Ferrari. La speranza è che possa finalmente “sbloccare” quel potenziale intravisto a Shanghai, nella Sprint Race, e poi mostrato a sprazzi nel corso dell’anno.
Sospensione Ferrari: al Mugello promossa con riserva?
Numeri e dati sono solo e soltanto in possesso degli ingegneri del Cavallino Rampante. Tuttavia, dall’osservazione esterna dei giri compiuti da Charles Leclerc e Lewis Hamilton, il passo avanti desiderato sembra essere stato raggiunto. Troppo presto per sapere se questo basterà per tagliare lo svantaggio da McLaren: tra Belgio e Ungheria avremo un quadro definitivo.
Intanto, però, dal Mugello arrivano nuovi retroscena: un articolo di motorsport.it, firmato da Franco Nugnes, parla di un Leclerc dubbioso, che non avrebbe avvertito particolari differenze dalla soluzione tecnica fin qui utilizzata. Va detto che il setup della monoposto è tutto ancora da ottimizzare e non è da escludere che le differenze, sul difficile tracciato di Spa-Francorchamps, saranno ben notevoli.
In ogni caso, dallo stesso report, emerge anche il miglioramento atteso sui tempi sul giro: circa un decimo di secondo, comunque da rapportare al vantaggio ben maggiore di poter, finalmente, centrare una finestra di utilizzo più ampia.
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Foto Copertina: F1inGenerale / PitShots.com
