Il tempo scorre per la Ferrari che deve convincere Leclerc a restare. Il team Sky riflette su quando potrebbe arrivare il responso.
Ormai la Ferrari non può che aspettare che si arrivi al termine di questa stagione – calvario. Dopo l’ennesima annata fallimentare, però, Maranello deve darsi da fare per tornare al top dal 2026. In caso contrario, Leclerc sarebbe costretto a guardarsi seriamente intorno. La squadra di Sky Sport Italia da un tempo limite alla pazienza del monegasco.

Dopo il Gran Premio di Las Vegas, in casa Ferrari torna d’attualità il tema del futuro di Charles Leclerc. A Sky Sport Italia, la squadra di commento ha analizzato la situazione del pilota monegasco, sottolineando come il 2026 rappresenterà un punto di svolta decisivo.
“È un’opportunità per tutti, anche per Leclerc e per tutti i contendenti”, spiega Ivan Capelli. “Questo è davvero l’anno della verità: se va bene si può andare avanti, altrimenti è giusto guardare altrove per puntare a un mondiale”.
Poi prosegue il discorso Matteo Bobbi, il quale pone un tempo massimo entro il quale il pilota #16, e non solo, deciderà se vale la pena dare ancora fiducia alla propria scuderia o no. “Deve iniziare la stagione”, ha detto.
“Poi i primi 4/5 mesi saranno decisivi per capire se il progetto ’26 avrà le carte in regola per vincere o se ancora una volta ci si ritroverà spettatori. In quel caso farebbe bene a guardarsi intorno. Se fossi in lui farei lo stesso: è giusto guardarsi in giro”.
Roberto Chinchero si accoda alla visione dei colleghi, aggiungendo che il monegasco non sarà l’unico a guardarsi intorno. “Credo che Leclerc si trovi nella stessa situazione di Verstappen e di Russell. All’inizio di un nuovo ciclo regolamentare ogni pilota cercherà di agganciarsi alla struttura che gli offre maggiori possibilità di vincere”, ha continuato.
A chiudere il cerchio, poi, le parole di Carlos Vanzini che pone, piuttosto, l’attenzione sulla necessità, in Ferrari, di ridefinire i ruoli. “Credo sia fondamentale definire bene i ruoli: serve un organigramma chiaro, che stabilisca chi parla, chi ha il diritto di dire cosa, chi fa cosa e soprattutto chi riporta a chi. Questo è essenziale per costruire una squadra davvero solida, soprattutto considerando che la Ferrari non vince un titolo dal 2007″, ha concluso.
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Crediti immagine di copertina: F1inGenerale
