La Pirelli ha comunicato le mescole per il GP di Las Vegas: confermata la decisione degli appuntamenti scorsi
La F1 entra nella fase finale della stagione con gli ultimi tre weekend di gara che andranno in scena in successione. Per il GP di Las Vegas la Pirelli ha deciso di portare le stesse mescole delle scorse edizioni, avvertendo i team sulle temperature critiche. Il fine settimana americano sarà di gran lunga il più freddo di tutto il campionato.
Lo scorso anno era stato George Russell a conquistare la vittoria grazie ad una strategia a due soste. In passato abbiamo anche avuto l’occasione di vedere un graining molto accentuato, ma grazie alla composizione degli pneumatici di quest’anno la situazione dovrebbe essere sensibilmente migliorata.

Le mescole del GP di Las Vegas
La Pirelli ha confermato la scelta vista anche nelle edizioni passate andate in scena a Las Vegas. In questo appuntamento le mescole a disposizione dei team saranno C3, C4 e C5. La decisione di non usufruire di compound più morbidi è dettata dalla volontà di evitare il fenomeno del graining rilevato nel 2024.
Secondo la casa produttrice italiana una delle sfide principali sarà la gestione della temperatura degli pneumatici, soprattutto nelle qualifiche. L’anticipazione delle sessioni di pista sarà un aiuto per i piloti che troveranno così condizioni meno rigide che facilitano il riscaldamento delle gomme.
Caratteristiche del tracciato
La pista situata nel deserto del Nevada è composta da 17 curve e 50 giri di gara. Quasi l’80% del giro viene percorso in piena accelerazione. La lunghezza totale è di 6201 metri e ciò la rende la seconda più lunga del calendario dopo Spa. Le sessioni si svolgeranno in notturna, ma l’orario è stato anticipato di due ore.
L’evoluzione della pista sarà un fattore chiave soprattutto in qualifica. Il degrado non dovrebbe essere elevato e le gomme messe maggiormente sotto stress sono quelle situate sull’asse posteriore. Il lungo rettilineo situato prima di quello del traguardo permette alle vetture di raggiungere velocità massime e mette sotto pressione il motore.
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Crediti immagine di copertina: Scuderia Ferrari
