F1 | GP Arabia Saudita – Velocità Massime Qualifiche: Red Bull domina sui rettilinei, ma è molto più scarica di Ferrari

Una giornata all’insegna dei colpi di scena quella del sabato di Jeddah. Tanta paura per Mick Schumacher e velocità folli per Perez che ottiene la sua prima pole. La Mercedes continua a faticare come i suoi motorizzati mentre la Ferrari si conferma tanto competitiva. Andiamo ad analizzare le velocità massime di queste strabilianti qualifiche F1 dell’Arabia Saudita.

Analisi delle velocità di punta registrate durante le Qualifiche F1 dell’Arabia Saudita. (Credits: Matteo Quattrocchi x F1inGenerale)

Red Bull vola sui rettilinei, ma è molto scarica

Tra le velocità di punta registrate durante le qualifiche F1 dell’Arabia Saudita colpiscono immediatamente le due Red Bull. I piloti “del toro” hanno infatti registrato di gran lunga le top speed più alte di tutto il gruppo, ben sopra i 330km/h. Tuttavia, dietro questo dato vi è una sostanziale motivazione tecnica. Infatti, la scuderia di Milton Keynes ha deciso di scaricare massivamente la propria aerodinamica. Questa scelta comporta decisamente meno carico e quindi meno deportanza in curva, ma riduce  notevolmente la resistenza all’avanzamento della vettura, incrementando così la velocità in rettilineo. Quindi, queste velocità stratosferiche segnate da Verstappen e dal pole man Perez sono più che altro da attribuire ad una scelta di assetto, oltre che alla strabiliante efficienza sui rettilinei della RB18, che più volte abbiamo sottolineato e lodato anche nelle precedenti analisi.

Il Superfast continua a spingere!

Ottime notizie in casa Ferrari. Tutte le scuderie che montano il motore progettato a Maranello continuano a sorprendere. Infatti, nelle prime posizioni della classifica delle velocità di punta ci sono diverse vetture riportanti la Power Unit “Superfast”, che indubbiamente continua ad essere un tassello fondamentale delle importanti prestazioni Alfa Romeo e Haas.

Nella classifica delle top speed, i piloti della Rossa sono un po’ più indietro. Tuttavia, anche in questo caso, ciò deriva da una scelta tecnica effettuata dagli ingegneri Ferrari. Infatti, al contrario di Red Bull, Ferrari ha optato per un’aerodinamica decisamente più carica. Questa scelta certamente regala qualche km/h in meno sul rettilineo, ma contribuisce a rendere la F1-75 una vettura perfettamente bilanciata nonché la più veloce di tutte in curva. Inoltre, in ottica gara, il carico aerodinamico, seppur penalizzi un minimo nei sorpassi, riduce lo slittamento dei pneumatici, facilitandone la gestione e diminuendone il degrado.

Tuttavia, la Ferrari può permettersi questo tipo di decisione proprio perchè ha ben consapevolezza della competitività del proprio motore che, nonostante il drag derivante dal maggior carico aerodinamico, riesce a “spingere” più che sufficientemente la vettura sul dritto. La notevole prestazione di questo propulsore permette quindi di avere una “coperta lunga”, che fornisce molta flessibilità di assetto anche nella direzione di aumentare il carico. Questo non accadeva negli ultimi 2 anni quando, in seguito ad una Power Unit inferiore al resto della griglia, i tecnici di Maranello erano costretti a scaricare la vettura molto più del dovuto al fine di minimizzare il deficit in rettilineo.


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Difficoltà per i motorizzati Mercedes

Se Ferrari e i suoi motorizzati possono dormire sereni, così non è per Mercedes e chi monta la sua Power Unit. Infatti, i motorizzati Mercedes continuano a stanziarsi nelle ultime posizioni, con solo Russell che è riuscito a qualificarsi tra i primi 10. Nella classifica delle velocità di punta ben 6 degli ultimi 8 piloti (senza contare Tsunoda) montano il propulsore costruito dal team di Toto Wolff.

Ad essere in profonda difficoltà non sono solo i motorizzati, ma anche la Mercedes stessa. La vettura della scuderia britannica sembra presentare diversi problemi, a partire dal motore. Nonostante in casa Mercedes non si parli del propulsore, dando più che altro colpa ad una monoposto non ancora compresa a sufficienza da parte dei tecnici, i dati dicono ben altro. Infatti Hamilton, che è stato addirittura eliminato in Q1, perdeva 1s dalle Red Bull in ogni rettilineo.


Analisi delle velocità massime in gara: F1 | GP Arabia Saudita – Velocità massime Gara: Red Bull vola ma Ferrari si morde le mani


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