F1 | GP Bahrain – Guida alle strategie di gara: una o due soste?

Le qualifiche della giornata di ieri hanno posto tutti i presupposti per una gara entusiasmante. Diverse sono le vetture che hanno avuto un sabato eccellente, una su tutti la Ferrari che oggi andrà a caccia della prima vittoria dopo più di 2 anni. Tuttavia, i punti si prendono alla bandiera scacchi e le strategie sono parte fondamentale per un buon risultato in gara. Ecco la guida alle strategie del GP del Bahrain.

©️ Pirelli F1

Le mescole a disposizione

©️ Pirelli F1

Come analizzato nell’Anteprima Pirelli, quest’anno l’azienda milanese ha deciso di portare nel deserto del Sakhir le mescole più dure della gamma. Dunque, la C1 sarà la P Zero White hard, la C2 sarà la P Zero Yellow medium e la C3 sarà la P Zero Red soft. La seguente nomination è uno step più duro di quello dello scorso anno, conseguenza della netta diversità dei nuovi pneumatici da 18″ rispetto ai loro predecessori, anche in termini di mescola.

Il circuito del Bahrain, tuttavia, rimane uno dei tracciati che più stressano le coperture. Infatti, queste ultime sono soggette ad ingenti forze: sia longitudinali per le diverse frenate-accelerazioni che un circuito stop&go richiede, sia trasversali a seguito delle molteplici curve veloci. Inoltre, dal punto di vista microscopico, si è in presenza di un asfalto altamente abrasivo, con un’elevata percentuale di granito. Il che comporta consistenti livelli di usura e degrado.


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La precedente edizione

©️ Pirelli F1

La precedente edizione del GP del Bahrain nel 2021 ha visto prevalere totalmente una strategia a due soste, tranne per Sebastian Vettel che ha optato per uno one-stopper. Ciononostante vi è stata una notevole varietà di soluzioni. Infatti, alcuni piloti sono partiti con gomma soft per poi passare alla media e infine la hard, altri hanno optato per due stint di media ed uno di hard e qualcuno è invece partito con la media per utilizzare in seguito due treni di hard. Tuttavia, bisogna ricordare come l’anno scorso era presente uno step di mescole più morbido. Perciò la media e la hard del 2021 siano rispettivamente la soft e la media di quest’anno.

Analisi dei pneumatici

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La mole di dati raccolta durante i test sul medesimo tracciato ha portato i team a non effettuare un gran numero di passi gara nelle libere del weekend. Tuttavia, i pneumatici hanno mostrato notevoli livelli di degrado, seppur leggermente inferiori da quelli previsti da Pirelli. La soft è di gran lunga la mescola più veloce sul giro singolo, precedendo la media di ben 1.2s. Inoltre, essendo compound C3, ha mostrato consistenza sufficiente per ricoprire uno stint di gara, rendendola valida opzione soprattutto in caso di una una strategia a due soste. A prova di questo vi è l’eccellente passo gara di Verstappen con la rossa nelle FP2. Molto solide sono la media e la hard, adatte a stint di notevole lunghezza e sicuramente bisognose di meno gestione da parte dei piloti. Queste caratteristiche forniscono maggiore flessibilità strategica ai team dato che consentono, nel caso fosse richiesto per ragioni tattiche, di ritardare leggermente la sosta. Tra di esse vi è circa 1s di differenza nel lap time.

Le possibili strategie

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La possibilità, a partire da quest’anno, di poter scegliere la gomma con cui iniziare la gara anche per la top 10 in griglia incrementa notevolmente la libertà degli strateghi e quindi idealmente la varietà di soluzioni.

Come accennato in precedenza, gli alti livelli di degrado fanno propendere verso una strategia a due soste. L’opzione più veloce è affidare alla soft lo stint iniziale e finale e intervallarli con la gomma media. Variante molto simile è montare la gomma hard, al posto della media, per la fase centrale di gara. Infine, nel caso i team rilevino nel primo stint un degrado della soft maggiore del previsto, si potrebbe optare nel montare la gomma gialla al posto della rossa per la parte conclusiva di gara. In questo caso verrebbero adoperate tutte e 3 le mescole.

Partire con gomma soft permette di usufruire dell’extragrip tipico del compound per trarre vantaggio in fase di partenza e dei primi giri, per guadagnare subito posizioni. Tuttavia, non è da escludere che diversi team preferiscano la flessibilità nettamente maggiore che la gomma media fornisce, preferendola alla rossa per il primo stint.

Una strategia ad una sosta non è impossibile, seppur le simulazioni la indichino come meno veloce. Ovviamente questa scelta richiederebbe l’utilizzo delle due gomme più dure, la gialla e la bianca.

©️ Pirelli F1

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