Tanto spettacolo e passione a Monza: tiriamo insieme le somme del GP d’Italia tra piacevoli note positive e ancora tanti aspetti da migliorare grazie alle vostre testimonianze.

È stata una Monza speciale. Carica di emozione per il Centenario dell’Autodromo e inondata dalla passione dei tifosi, accorsi in massa fin dal venerdì per assistere allo spettacolo della Formula 1. È stata anche una Monza a due facce. Chi sta dietro le quinte, ne siamo sicuri, ha lavorato incessantemente affinché il GP d’Italia si svolgesse a regola d’arte e si sono potuti apprezzare tanti miglioramenti rispetto alle scorse edizioni, eppure qualcosa da sistemare vi è ancora. Perché Monza deve rimanere in calendario e la riconferma passa anche da qui.
Ma andiamo con ordine.
Abbiamo deciso di raccogliere le vostre esperienze in Autodromo e, con l’aiuto dei nostri inviati in circuito, di tracciare un percorso sulla tre giorni del GP d’Italia per capire cosa ha funzionato e cosa no.
Articolo per punti, raggiungi rapidamente la tematica che vuoi approfondire:
- Parcheggi, Navette, Code per raggiungere e lasciare il circuito
- Controlli all’ingresso: il caso borracce
- Token: obbligatori per acquistare cibo e bevande in autodromo
- Sicurezza nelle tribune
- Attività per i fans nel weekend
Parcheggi sufficienti, navette no, e che code…

Quella 2022 è stata l’edizione dei record. Oltre 350.000 tifosi hanno raggiunto il Tempio della Velocità, molti dei quali si sono recati nel capoluogo brianzolo in auto. I parcheggi predisposti dagli organizzatori si sono rivelati all’altezza, soprattutto con l’aggiunta di nuove aree di sosta rispetto agli scorsi anni. Non si può dire altrettanto del servizio navetta. Poche, pochissime, e sempre stracolme di tifosi. Su questo le critiche si rincorrono da anni, anche per coloro che hanno scelto di recarsi in autodromo in treno raggiungendo la stazione di Monza, dove si sono registrate lunghe attese per i mezzi.
Una volta raggiunti gli accessi del Parco di Monza, la situazione non accennava a migliorare, anzi. In tanti si sono lamentati di aver atteso ore prima di riuscire a superare i controlli con tante code in prossimità dei diversi Gate. Chi scrive ammette che, forse consapevole di quanto sarebbe successo di lì a poche ore, recandosi in Autodromo all’orario di apertura dei cancelli le code non erano eccessive, seppur comunque importanti fin dalle prime ore del mattino.
I controlli e il caso borracce, ma che bello l’Autodromo pulito!

Capitolo controlli. Negli anni le misure di sicurezza adottate sono diventate sempre più stringenti, talvolta eccessive. Non si vuole certo mettere in dubbio che dei controlli più approfonditi permettano uno svolgimento più sicuro della manifestazione, ma da lì a catalogare le borracce come il pericolo numero uno dell’evento c’è una certa differenza. Sì, proprio le borracce che tanto hanno fatto discutere sui social. Qui non ci sono giustificazioni. La pagina web del circuito parla chiaro. Nella lista degli oggetti ammessi figurano anche le borracce rigide, per cui ammassarle con la spesso vana promessa che “la ritroverai questa sera” non trova alcun senso.
In merito, chi scrive ha assistito ad una scena piuttosto infelice. Un tifoso, reo di aver superato in qualche modo i controlli con la propria borraccia (non che lo si voglia giustificare, eludere i controlli resta sbagliato) è stato prelevato di forza da cinque agenti delle forze dell’ordine per essere identificato. Una scena degna del miglior film d’azione, il tutto sotto gli occhi in lacrime del figlio.
“Ogni volta mi controllavano come se avessi con me una bomba!”. Questo il commento di un altro fan inglese che, munito solamente di un cappellino e tanta passione ci raccontava di come si fosse dovuto sottoporre ai lunghi controlli ogni volta che desiderava tornare al suo posto sulle tribune della Prima Variante.
La domanda sorge scontata: se proprio di questi controlli così intensi non si può fare a meno, perché non raddoppiare, se non triplicare il personale così come le aree di controllo?
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Una volta entrati, la situazione rispetto alle scorse edizioni era nettamente migliore. La pioggia del giovedì non ha, come accaduto in altri anni, reso impraticabili i percorsi verso le varie tribune, con sentieri più curati ed erba ben tagliata. Anche le tribune erano in buone condizioni, per quanto per quelle più vecchie non si possa più aspettare per una ristrutturazione.
Da rimarcare anche una maggiore attenzione alla pulizia. Se gli anni scorsi si registravano cestini stracolmi fin dal venerdì, lo stesso non può dirsi per questo fine settimana, dove parte del personale era stato dedicato alla raccolta dei rifiuti. Un autodromo pulito è sempre un eccellente biglietto da visita e in questo vanno fatti i complimenti agli organizzatori.
Questione Token e bracciali: troppi problemi

Veniamo ora a quella che è probabilmente la nota più negativa del weekend: la gestione dei punti ristoro, che non ha affatto soddisfatto le aspettative. Gran parte dei problemi sono stati generati dai cosiddetti “Token”. Per poter acquistare bibite e panini, infatti, i tifosi dovevano munirsi di appositi gettoni per poi spostarsi presso i vari chioschi dove venivano effettivamente preparati i panini. Una doppia fila, dunque, che spesso significava almeno un ora di attesa, anche solo per una bottiglia d’acqua. Perché sì, è vero, erano disponibili i cosiddetti “punti acqua”, ma spesso i serbatoi erano vuoti e comunque, senza borraccia vi era ben poco da riempire.
Piccolo appunto sulle intolleranze. Scrivere che tutti i punti di ristoro hanno opzioni “vegane e naturalmente senza glutine” per poi sentirsi rispondere che in realtà è disponibile solamente un poco invitante sandwich imbustato non è il massimo per chi deve evitare i ben più invoglianti hamburger.
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Tornando alla questione token, la soluzione gli organizzatori, in realtà, l’avevano anche trovata. Dei “bracciali NFC” che, una volta caricati online, avrebbero permesso ai tifosi di pagare in contactless riducendo al massimo le file.
Ottima idea, che purtroppo non ha funzionato. Si perché i terminali che avrebbero dovuto permettere di pagare tramite i bracciali hanno smesso di funzionare fin dal venerdì mattina.
Il motivo? Non ci è dato saperlo, anche perché in nostra presenza alcuni tifosi olandesi, che si interrogavano sul mancato funzionamento dei bracciali, si sono sentiti rispondere: “Sorry, I don’t speak english…”.
Con questo non si vuole criticare il lavoro degli steward. Il personale, spesso giovani ragazzi, si è dimostrato sempre gentile e disponibile, anche quando la tensione per la cattiva organizzazione era palpabile. Forse un minimo di formazione in più non sarebbe guastata. Ci è capitato di chiedere informazioni per raggiungere un’area di parcheggio e la risposta è stata un piuttosto interlocutorio “Boh…”.
Al GP di Monza musica e attività fin dal venerdì, complimenti!

Da ultimo un plauso va alla gestione dei momenti in cui mancava l’azione in pista. Che bella l’idea di intrattenere il pubblico con DJ e musica dal podio fin dal venerdì. Peccato per la Fanzone, piuttosto ridimensionata rispetto ai progetti iniziali dopo i problemi giudiziari. Positivo che abbia comunque visto la luce nonostante la corsa contro il tempo per realizzarla.
Monza, sei e sarai bellissima, la più bella in calendario, ma certe cose vanno aggiustate. Come già detto, la riconferma passa anche da qui. Perché è vero, ci sono i VIP, le autorità, il Paddock, ma ci sono anche i tifosi, chi per questo sport vive e non è a caccia di una copertina o di un post su Instagram ma magari solamente di uno scorcio nella rete per vedere i propri eroi in pista. Ecco, per loro e per la passione che Monza rappresenta, ancor di più nei suoi cent’anni di onorato servizio, sono necessari dei cambiamenti…
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