Non c’abbiamo capito nulla. E in quell’abbiamo credo che ci siano anche diversi appartenenti alla scuderia Mercedes. Credo che nessuno si potesse immaginare la doppietta di oggi. Vanificata dalla squalifica, di Russell, certo, ma a Spa abbiamo visto la Mercedes che non t’aspetti.
Solida con Hamilton, geniale con George, oggi capace di leggere benissimo la gara e di impostarla su una sosta sola. Strategia tanto rischiosa quanto, alla fine, azzeccatissima. Se non che, un chilo e mezzo di troppo ha fatto sì che la giuria squalificasse Russell dopo il podio, togliendogli una strameritata vittoria, per consegnarla a Lewis. La Mercedes che non ti aspetti, però, ha comunque brindato al successo.

Rimane l’errore piuttosto marchiano, come evidenziato anche da Toto Wolff subito dopo il verdetto della giuria. Tuttavia il team principal ha, giustamente, sottolineato che il dispiacere più grande è sicuramente per Russell, mentre la scuderia deve godersi quanto fatto in questi ultimi due mesi, con una risalita impetuosa e totalmente impronosticabile.
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Hamilton festeggia la vittoria 105 davanti a Piastri, che rimane con l’amaro in bocca, visto che la sua vettura era parsa la migliore del lotto anche a Spa. Peggio ancora è andata al compagno Norris, per l’ennesima volta in difficoltà in partenza, momento in cui ha vanificato la possibilità di salire sul podio.
Verstappen ha remato e, come facilmente prevedibile, non è mai stato davvero in lotta per la vittoria. L’olandese non guida, già da diverse gare, la vettura più performante della griglia, ma riesce comunque a capitalizzare al massimo quello che ha a disposizione. Lo attende una seconda parte della stagione da gestire con un buon margine di vantaggio, ma se dal back to back Zandvoort-Monza dovesse uscire con meno di 60 punti di margine su Norris, ecco che il mondiale potrebbe clamorosamente riaprirsi.
Come commentare la gara della Ferrari? Leclerc ha tratto il massimo e forse qualcosa di più, raggiungendo un terzo posto insperato alla vigilia. Forse, su Sainz, si sarebbe dovuto azzardare maggiormente, cercando una strategia simile a Russell. Ovvio, lo si dice con il senno di poi, ma il passo dello spagnolo con le gomme bianche era davvero buono. In fondo, anche in Mercedes avrebbero richiamato l’inglese se questi non si fosse preso il rischio di andare fino in fondo. Se non fosse andata bene…il passo da genio a stupido sappiamo quando sia breve.
Infine, è possibile che Spa abbia rappresentato il capolinea dell’avventura di Sergio Perez in Red Bull. Dopo una buona qualifica, il messicano non è riuscito ad andare oltre al settimo posto e il giro veloce con cui ha concluso la gara potrebbe rappresentare il suo canto del cigno in F1. Ricciardo potrebbe sostituirlo già in Olanda, lasciando il suo sedile in Racing Bulls allo scalpitante Lawson. Un pilota che potrebbe davvero farci divertire nella seconda parte di stagione, andando a mescolare le carte per il ruolo di seconda guida Red Bull nel 2025.
