F1 | GP Imola – Analisi e Tempi Passo Gara: Verstappen domina sul bagnato, Leclerc inciampa

F1 | Max Verstappen e la Red Bull conquistano il GP di Imola, con la Ferrari di Leclerc costretta dietro a Perez fino all’errore del monegasco: l’analisi del passo gara e i tempi

gp imola f1 2022 analisi passo gara: grafico a scatole e baffi

Il GP di Imola 2022, con il ritorno del pubblico, ha visto una gara iniziata in condizioni di asfalto bagnato, che via via è migliorato, analizziamo i tempi e il passo gara della prima gara di F1 in Italia dell’anno.

Le mescole impiegate dai piloti

f1 2022 imola gp tempi passo gara - Immagine Pirelli sulle mescole impiegate

Le intermedie sono state scelte da tutti i piloti al via, e la particolarità che abbiamo notato è che in realtà i tempi non sono affatto scesi verso l’1.27, il tempo di switchover, come ci si potrebbe aspettare, ma sono invece peggiorati nel corso del primo stint, proprio mentre l’asfalto migliorava, segno forse di un usura dello pneumatico causata dal surriscaldamento. Quasi tutti hanno poi impiegato le medie nel resto della gara, con l’eccezione die primi 3 con il loro stint finale so Soft, di Schumacher che ha copiato la strategia dei primi e di Ricciardo, con un rischioso azzardo su Hard che non ha funzionato.

Notevole il passo di Norris su una ritrovata McLaren, comunque molto lontana dalla prime due, di Bottas e di Tsunoda, per molti versi migliori di un arrancante Mercedes che grazie a Russell ha potuto esprimere il suo potenziale con aria libera, mentre con hamilton è incappata in un treno DRS, come vedremo sotto.

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La Heat Map della gara

F1 GP Imola 2022 heat map tempi gara

L’analisi dei distacchi: la posizione in pista cruciale a Imola

GP Imola 2022 grafico distacchi in gara

Malgrado le condizioni umide, a Imola si sono visti pochissimi sorpassi, meno anche della gara Sprint: sorpassare fuori traiettoria al Tamburello era estremamente difficile, e d’altra parte buona parte della griglia era ingaggiata in un treno DRS, dal punto in cui è stato attivato al giro 34, in ritardo rispetto a quanto chiesto dai piloti.

A soffrirne di più è stato certamente Lewis Hamilton, che ha trovato invalicabile la difesa di Gasly, restando bloccato dietro al gruppo guidato da Ocon.

Tuttavia i sorpassi sono risultati praticabili con macchine profondamente superiori o mescole Soft nuove, come abbiamo visto fare a Leclerc e Schumacher nel finale di gara. In questo senso, forse il muretto Mercedes ha peccato di fantasia nei confronti del suo caposquadra.

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F1 | GP Imola | La gara dei top-3 da vicino: i tempi di Verstappen, Perez e Leclerc

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Andiamo dunque all’analisi della gara dei primi 3. Per Leclerc la gara non ha avuto un buon inizio, con il suo lato della pista più gommato e quindi decisamente più scivoloso, e in effetti la griglia “dispari” ha avuto una partenza migliore. A Sainz è indubbiamente andata peggio, e ci dispiace non avere un confronto in casa Ferrari per la seconda gara consecutiva.

Leclerc non aveva il passo di Verstappen nel primo stint, che d’altra parte vantava pista libera e peina visibilità, rimarcando il vantaggio della posizione in pista nelle gare bagnate, ma specie attorno alla fine del suo stint è parso essere migliore di Perez, e effettivamente è riuscito a effettuare l’undercut, guidato dal muretto Ferrari. Sfortunatamente per la prima volta c’è stata una sosta poco efficace, 3,7s, contro i 2,4 s nella sosta successiva, che non ha concesso a Leclerc lo spazio sulle Medie per andare in temperatura ed evitare il controsorpasso di Perez, che era rientrato il giro prima.

grafico distacchi in gara primi 3

Leclerc è comunque riuscito a stare in zona DRS solo 3 voltr nei giri successivi, al giro 21, 22 e 28, quando Perez ha commesso un errore alla Variante Alta. Purtroppo per il Monegasco, l’ala mobile non era attiva, e d’altra parte la velocità Red Bull sul rettilineo è rimasta tra le più alte, vanificando i tentativi del ferrarista.

Perez è stato molto efficace in difesa, riuscendo poi ad allungare il distacco fino a 3 secondi dal giro 30 in poi.

La seconda sosta di Leclerc: un giro in anticipo? f1 gp imola passo gara tempi

La mossa del muretto Ferrari non è stata sbagliata: con 13 giri alla fine e un guadagno netto della mescola Soft di 2/2,5s al giro Leclerc sarebbe certamente riuscito a recuperare Perez negli ultimi giri, se la Red Bull non avesse risposto.

L’errore è stato secondo lo scrivente quello di non aspettare un altro giro, per essere più sicuri su Norris, cosa che ha certamente rallentato un bel po’ il ferrarista nel suo tentativo di riprendere Perez.

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Poi al giro 53 è giunto l’errore alla Variante Alta, con la successiva rimonta. L’unica nota che si può fare, visto il vantaggio di gomma e di macchina, è che Verstappen ha avuto ben 3 comodi giri di preparazione lenti per il giro veloce, 1:18:446, mentre Leclerc ha provato con una gomma più vecchia e senza giro lento per ricaricare le batterie, giungendo a un decimo.

Verso Miami

La Red Bull si è certamente rimessa in carreggiata latro prestazioni e affidabilità con i nuovi aggiornamenti aerodinamici e di peso. Per la prima volta nessuna vettura Red Bull ha avuto problemi di affidabilità, e il bilanciamento complessivo della RB18 è parso migliore della F1-75, e più efficace nel protare in temperatura le gomme almeno con Verstappen. Con l’arrivo dei GP caldi, questo potrebbe non essere un vantaggio, ma anzi un problema di degrado, ma sarà importante vedere la guerra di sviluppo con la Ferrari, con Binotto che ha annunciato i primi aggiornamenti al fondo e alle ali per Miami.

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