Milano, mobilità: arrivano i cuscini berlinesi, cosa sono e a cosa servono

Nuova soluzione per migliorare la mobilità a Milano, arrivano i cuscini berlinesi per rallentare il traffico: cosa sono a cosa servono?

MILANO – Mobilità sostenibile, ecco i cuscini berlinesi per rallentare il traffico: cosa sono e a cosa servono? L’amministrazione comunale del capoluogo lombardo amplia il suo piano per la mobilità sostenibile. Prevista l’introduzione di nuove aree pedonali e l’istituzione di limiti di velocità a 30 km/h in alcune zone della città. I cuscini berlinesi fungeranno da ulteriore freno per gli automobilisti.

Milano, mobilità: arrivano i cuscini berlinesi, cosa sono e a cosa servono
Arrivano i cuscini berlinesi per la mobilità a Milano – @Wikipedia

Milano prosegue nella sua lenta ma inesorabile transizione verso la mobilità sostenibile su modello europeo. Se il capoluogo lombardo non può ancora essere definito “Città 30“, titolo vantato da Bologna e altre grandi città dell’UE, alcuni importanti passi verso quell’ideale di sicurezza e sostenibilità stanno comunque per essere intrapresi.

L’espansione delle aree pedonali, con tre nuove zone pedonalizzate tra Municipio 6 (via De Nicola e corso Concordia) e Municipio 1 (via Santa Marta), è parte di questo progetto, insieme all’introduzione di sempre più limiti di velocità fissati a 30 km/h. Per garantire la sicurezza di pedoni, biciclette e monopattini elettrici, poi, ecco che arrivano i cosiddetti “cuscini berlinesi“.

Cuscini berlinesi: cosa sono e come funzionano

I cuscini berlinesi sono dei particolari dossi stradali, la cui particolarità risiede nella forma: parliamo di un dosso quadrato, la cui estensione non arriva a coprire l’interezza della carreggiata, venendo posti generalmente al suo centro. Questi obbligano le automobili a rallentare, dovendo necessariamente transitare con almeno due ruote sopra di essi, mentre non creano disagi a mezzi più grandi e a due ruote.

Pullman, mezzi pesanti, ambulanze, mezzi di soccorso, così come biciclette, monopattini, scooter e motociclette non vengono disturbati. I primi tendono ad essere più larghi dei cuscini berlinesi, i secondi possono evitarli. Com’era intuibile, la soluzione prende il nome dalla capitale della Germania, prima città a sperimentare questo tipo di dissuasore.

Attenzione, però: i cuscini berlinesi non sono contemplati nel Codice della Strada. Ciò ne rallenta l’installazione, poiché dovrà essere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a decidere, caso per caso, se determinate condizioni di sicurezza vengano rispettate o meno. In ogni caso, in Italia sono stati già approvati in città come Torino e Bologna.

Come cambia la mobilità a Milano con i cuscini berlinesi

Con i cuscini berlinesi cambia ancora il tessuto urbano delle aree interessate della città. Verranno introdotti, previa la suddetta approvazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in 15 strade già soggette all’abbassamento del limite di velocità a 30 km/h. Non è escluso, comunque, che se l’esperimento risultasse positivo, questi vengano estesi ad altre zone del cuore cittadino.


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L’obiettivo di Beppe Sala è chiaro (e dichiarato): ridurre il numero delle auto in circolazione. La giunta milanese promuove così la mobilità sostenibile, da preferire ai piccoli spostamenti in automobile. In quest’ottica la nascita degli “incroci milanesi“, che sorgeranno in prossimità delle strade con il limite a 30 km/h e prevederanno quattro attraversamenti pedonali e spazi per parcheggiare biciclette e monopattini.

Meno automobili vorrà dire meno traffico e inquinamento, ma anche più sicurezza sulle strade. D’altronde, uno dei cardini delle Città 30 è proprio il potenziamento della mobilità alternativa. Eliminando le auto, vanno favoriti gli spostamenti a piedi o con i mezzi pubblici, oltre ai già citati monopattini e biciclette. Milano non smetterà di inseguire l’esempio bolognese, almeno sotto la guida dell’attuale giunta.

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Foto Copertina: @GiornaledPuglia on X