Binotto ha spiegato in cosa consisteranno gli aggiornamenti che arriveranno in Ungheria: non è prevista nessuna pezza per la scarsa velocità in rettilineo della SF1000, ma gli update saranno finalizzati a migliorare il comportamento della vettura in curva.
Sebbene il risultato finale del Gran Premio suggerirebbe in contrario, chiunque abbia assistito al GP inaugurale della stagione non avrà potuto fare a meno di notare le estreme difficoltà palesate dalla SF1000 sul tracciato di Spielberg. Tante le lacune della nuova vettura di Maranello, ma una su tutte spiccava con distinzione: la scarsa velocità in rettilineo rispetto non solo ai diretti competitors, ma anche al resto della griglia. Basta infatti dare un occhio a questa nostra ricostruzione per notare come Vettel e Leclerc si siano piazzati, in quanto a top speed, in ultima e terz’ultima posizione durante la qualifica, con una velocità massima di 313km/h contro i 322km/h registrati da Hamilton.
In molti però speravano che il paracadute saldamente legato alla SF1000 sarebbe rimasto soltanto per un paio di Gran Premi, fiduciosi negli aggiornamenti che dovrebbero arrivare in Ungheria. Tuttavia Binotto ha parzialmente spento le speranze dei tifosi, dichiarando che gli update previsti per il GP a Budapest non saranno finalizzati al miglioramento della top speed, bensì ad incrementare la velocità in curva. Secondo Binotto, infatti, la SF1000 in Austria perdeva anche tre decimi al giro nelle (poche) curve del tracciato.
Binotto: “Dobbiamo migliorare aree diverse”
Mattia Binotto precisa, ai microfoni di Motorsport magazine che gli aggiornamenti dell’Ungheria non saranno quelli decisivi per riportare la Ferrari a competere per il mondiale:
“Non saranno la soluzione finale perchè il problema [della SF1000, ndr] è complesso“, racconta Binotto. “Per noi è importante migliorare aree diverse al momento. Perdiamo tre decimi nelle curve.”
“Motore a parte, possiamo migliorare molto in quanto a resistenza aerodinamica, ma non abbiamo intenzione di farlo nel breve periodo”.
La squadra di Binotto ha dunque intenzione di continuare a concentrarsi su quella che era la principale debolezza della SF90, il carico aerodinamico. Migliorato questo aspetto, a Maranello si concentreranno sulla velocità in rettilineo.
Binotto continua poi specificando le ragioni per cui Ferrari sia così in difficoltà sul dritto:
“Perdiamo sette decimi nei rettilinei. In parte è dovuto alla resistenza dell’aria, ma in parte anche dal motore. Lo sviluppo della Power Unit però è bloccato” – precisa Binotto – “per questioni di costi i team hanno concordato, durante il lockdown dovuto al Coronavirus, di non aggiornare il motore durante la stagione. Può essere modificato solo l’MGU-K. Ma non sarà sufficiente per migliorare la Power Unit.”
Binotto guarda poi al lato positivo: l’affidabilità della vettura
In Austria è innegabile che i motorizzati Ferrari siano stati gli unici a non soffrire di alcun tipo di problema sul fronte affidabilità, segno della bontà del lavoro svolto a Maranello su questo fronte:
“Se vuoi essere il primo, devi prima arrivare al traguardo”, commenta Binotto. “Abbiamo lavoro molto sul fronte affidabilità dall’anno scorso, era un nostro punto debole. Qui faceva molto caldo, tanti motori si surriscaldavano e potranno scaldarsi ulteriormente la prossima settimana. Potrebbe essere un fattore chiave dell’inizio della stagione.
“Possiamo lavorare sulla vettura che abbiamo”, conclude Binotto, “Sebastian non era soddisfatto della vettura per la seconda metà del weekend, possiamo migliorare.”
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