A TCAnalisi Telemetria F1F1 AnalisiFormula 1

F1 | GP Italia: Qual è il segreto della performance ritrovata in Ferrari?

Le libere 2 del GP d’Italia hanno mostrato una Ferrari con un buon livello di performance. Vediamo insieme quali potrebbero essere le motivazioni e cosa rivela la telemetria.

La giornata di ieri è stata dedicata totalmente alla simulazione, sia del passo gara che delle qualifiche. Dalle due sessioni di libere è emersa un’ottima prestazione della Ferrari nel GP di casa. Quali potrebbero essere i segreti della ritrovata performance della Ferrari nel GP d’Italia? Vediamoli insieme anche nel confronto telemetrico.

La nuova power unit gioca un ruolo fondamentale

Prima che le vetture scendessero in pista è arrivata la comunicazione da parte della Federazione che le due Ferrari fossero equipaggiate con la quarta PU. Questa è l’ultima disponibile in questa stagione prima di andare in penalità. Ovviamente questa scelta è legata al forte stress a cui è sottoposta durante questo weekend nel tempio della velocità. Inoltre, secondo quanto riportato da Formu1a.uno, questa quarta PU sarebbe addirittura un’evoluzione di quelle utilizzate finora. 

Performance Ferrari GP Italia

Infatti, secondo questa indiscrezione, la nuova unità di potenza disporrebbe di un token di sviluppo speso nella componente elettrica. La parte interessata dagli sviluppi è quella dell’ERS, che ha subito un’attenta ottimizzazione nel funzionamento per migliorarne l’efficienza. Questo sviluppo avrebbe permesso alla PU Ferrari di guadagnare circa 5 cavalli che in una pista come Monza equivalgono a 1 decimo di vantaggio sul cronometro.


Leggi anche: F1 | GP Italia – Analisi simulazione passo gara: pochi dati ma buone premesse


Confronto telemetrico Sainz vs Norris

Performance Ferrari GP Italia
Confronto telemetrico Norris Sainz GP Italia – Crediti: Francesco Zazzera per F1inGenerale

Il confronto del giro veloce di Sainz a confronto con quello di Norris ci permette di capire effettivamente dove c’è stato questo guadagno. Il distacco tra i due è molto contenuto, infatti, il cronometro segna solo +0.048 a sfavore di Norris. Ovviamente non sappiamo se le mappature impiegate durante questa simulazione fossero al loro massimo. Possiamo però ipotizzare che Ferrari abbia nel cassetto alcuni cavalli ancora da esprimere. Analizzando il confronto telemetrico Sainz-Norris possiamo vedere come la Ferrari #55 riesca a primeggiare fortemente negli allunghi. Nel rettifilo principale Sainz arriva alla staccata con una top speed di 344 km/h, mentre Norris ci arriva a 337 km/h. Da evidenziare il clipping di cui soffre la MCL60 con dei giri motore decisamente inferiori rispetto a quelli registrati su Ferrari.

Dove però emerge maggiormente questo step evolutivo è nelle ripartenze, specialmente alla Roggia e in Parabolica. Qui, in aggiunta alla grande trazione Ferrari, la velocità sale molto più velocemente, segno che questo intervento all’ERS ha migliorato di molto la coppia in basso. Ciò ha permesso a Sainz di raggiungere prima le top speed e potrebbe essere di grande aiuto negli inseguimenti o scappare dagli avversari.

Vedremo oggi se questo vantaggio sarà ancora più evidente o le mappature impiegate ieri nelle FP2 da Ferrari erano già al limite.

Seguici anche sui social: TelegramInstagramFacebookTwitter